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Il potere delle immagini

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Sentiamo spesso dire che ad oggi conosciamo e sfruttiamo solo una piccolissima percentuale delle potenzialità della nostra mente. Le recenti ricerche delle neuro-scienze ci suggeriscono come lo sviluppo delle potenzialità intellettive sia dato dall’integrazione, il dialogo tra le diverse aree cerebrali. Sentiamo spesso dire che ad oggi conosciamo e sfruttiamo solo una piccolissima percentuale delle potenzialità della nostra mente. Le recenti ricerche delle neuro-scienze ci suggeriscono come lo sviluppo delle potenzialità intellettive sia dato dall’integrazione, il dialogo tra le diverse aree cerebrali. [blockquote]La domanda che nasce spontanea è: ok, ma come?[/blockquote] Ed ecco che l’immaginazione ci offre la risposta. Si perchè essa è trasversale e sintetica rispetto al pensiero, alle sensazioni, alle emozioni, ai sentimenti, alla volontà, all’intuizione, alla logica. Ciò significa che l’immagine racchiude tutta la nostra esperienza. Facciamo un esempio: immaginate di essere stesi in riva al mare su una spiaggia di un’isola deserta. Bene, sono certo che voi possiate descrivermi le tinte del mare, la limpidezza dell’acqua, se ci sono pesci o meno, dov’è e quanto alto è il sole e quindi ipotizzare l’orario della giornata a cui si riferisce questa immagine, se il sole si riflette sullo specchio d’acqua marina o meno, di che colore è la sabbia, se è fina o grossa, se ci sono conchiglie, se attorno voi c’è qualche tipo di vegetazione, in che posizione voi siete stesi, in quale direzione rispetto al mare, se udite dei suoni e dei rumori e se sono vicini o lontani rispetto a voi, che tipo di profumi sentite, cosa potete toccare o accarezzare vicino a voi; e di certo potete anche descrivere che tipo di sensazioni (calore del sole? calore della sabbia? benessere? distensione? rilassamento?…) o emozioni (serenità?, pace?, tranquillità?, gioia?…), cosa state facendo (leggete, ascoltate musica, ascoltate il mare…), ma anche a cosa state pensando. Ed ora vi faccio una domanda: che tipo di sensazione avete ora, dopo aver esplorato brevemente quest’immagine? Volete sapere perchè ve lo chiedo? Semplicemente per aiutarvi a notare come per la nostra mente, immaginare di vivere un’esperienza o viverla realmente non c’è alcuna differenza. Le risposte e le modificazioni fisiologiche sono le stesse. Per cui se dopo questi due-tre minuti in cui vi siete immaginati nella vostra isola deserta vi sentite in qualche modo meglio, potete ringraziare il potere della vostra mente. Spero di aver in qualche modo stuzzicato il vostro appetito, ma questo è solo l’antipasto!!! Si perchè l’mmaginazione ha anche il potere di farci uscire dal registro del pensiero logico/lineare e ci fa accedere al registro del pensiero intuitivo, creativo, divergente. Apre nuovi orizzonti, nuovi modi di vedere, considerare, sperimentare la realtà che percepiamo. Ci aiuta a trovare nuovi modelli, nuove strategie, nuove soluzioni. Vi è mai capitato di continuare a pensare e ripensare a come risolvere un problema? E poi di colpo, come un lampo di genio, avete trovato la soluzione? Più che avete trovato la soluzione, sarebbe più corretto dire che vi è arrivata la soluzione, vero? Quasi come fosse una magia, in cui appare qualcosa che prima era inesistente. Non è così? Ebbene, se l’avete sperimentato, è proprio perchè la vostra mente ha smesso di pensare secondo una logica lineare, razionale e ha cominciato ad immaginare qualcosa di alternativo. Alternativo rispetto a ciò che io posso pensare, perchè io posso ragionare solo su ciò che conosco, ma se la soluzione al mio problema non rientra nell’ambito delle mie conoscenze, non la troverò mai. A meno che non comincio ad immaginare. Si perchè l’immaginazione non è legata alle mie conoscenze, va oltre. Di sicuro io non ho mai visto un cavallo verde, ma lo posso immaginare. L’immaginazione crea, modifica, trasforma, migliora, inventa. In effetti, tutte le più importanti scoperte scientifiche, sono il frutto di un’intuizione. E cos’è l’intuizione se non il prodotto dell’immaginazione? Ma tutto ciò non è ancora abbastanza! Per tutti quelli che si ritengono persone riflessive, che amano conoscersi, che si fanno molte domande e sono sempre alla ricerca, arriva il piatto forte: la nostra immaginazione ci mette in contatto col nostro mondo inconscio. Se è vero che l’immagine è trasversale e sintetica rispetto alla mia intera esperienza, allora in essa è compresa non solo la parte di cui io sono consapevole, ma anche la mia parte inconscia. Sappiamo tutti come nei sogni emergano contenuti inconsci travestiti e camuffati da cose, oggetti, persone che in qualche modo ci chiedono di essere visti, osservati, compresi. In qualche modo ci offrono la possibilità di vedere cose che continuano a sfuggirci, ci offrono un’opportunità di crescita, di evoluzione. Ebbene, nei sogni noi assistiamo passivamente ad una serie di immagini che si susseguono, come alla proiezione di un film. L’unica cosa che possiamo fare per cambiare ciò che vediamo quando non ci piace è tentare di uscire dal sogno svegliandoci. Con l’immaginazione invece possiamo creare attivamente le scene che desideriamo rispetto a qualsiasi situazione della nostra vita, e possiamo esplorare queste immagini cercando di scoprirne i piccoli dettagli e modificarle a piacimento. Facciamo un esempio per essere concreti: ho problemi con un/a collega? Bene, mi creo un’immagine, come un fotogramma, di un momento in cui ero in difficoltà relazionale con lui/lei. Per prima cosa mi chiedo cosa sento guardando questa immagine. Poi mi osservo, cerco di notare com’è la mia postura, il mio viso, il mio sguardo, la mia voce. Poi sposto il focus su di lui/lei e provo a notare le stesse cose. Poi ci guardo entrambi, l’uno in relazione all’altro. Cosa vedo? Cos’è che succede tra di noi? Cos’è che non mi piace? Che non funziona? Che mi da fastidio? Come vorrei sentirmi in quella situazione li? Quando l’ho individuato, provo a modificare l’immagine lavorando su di me: com’è che vorrei vedermi? Come potrebbe cambiare la mia postura, il mio viso, il mio sguardo, la mia voce? E cosa cambia in me nel vedermi in questa nuova modalità di relazione? Cosa provo guardando questa immagine “ritoccata”? E’ cambiato qualcosa rispetto al mio sentire iniziale? Credo stiate iniziando a capire come se è vero che l’inconscio emerge a figura tramite immagini, è altrettanto vero che se io modifico un’immagine creo dei cambiamenti che se mantenuti, ripetuti, allenati, consolidati, portano a delle modificazioni molto profonde anche a livello psicologico. Ci sarebbe molto e molto altro ancora da dire sulle immagini. Se siete interessati al tema, sappiate che l’Associazione Olos si occupa anche di Training Mentale, una disciplina nella quale si impara ad allenare questo magico strumento che è l’immaginazione con una serie di tecniche specifiche e propone delle giornate tematiche sui sogni.

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